giovedì 3 aprile 2014

Progetto di un piccolo orto sul balcone, di 4 metri quadrati

Progetto di un piccolo orto sul balcone, di 4 metri quadrati

Ci sono molti motivi per voler iniziare un orto piccolo. Per esempio, si vuole provare senza impegnarsi troppo. Oppure non si ha molto tempo. Oppure, più frequentemente, lo spazio di cui si dispone è veramente poco. Questo articolo è dedicato a quelle tecniche di coltivazione dell’orto che consentano il massimo risultato in uno spazio piccolo: ho immaginato uno spazio coltivabile di quattro metri quadrati.

Il concetto “spazio coltivabile” è riferito a quanto terreno effettivamente sarà dedicato alle piante: sono esclusi perciò vialetti, casotti, alberi, siepi ed ogni altra area accessoria.

Il limite che mi sono dato è veramente minimo, e credo che potrà interessare per lo più chi intende coltivare il suo piccolo orto sul balcone o sul terrazzo. Qui ogni centimetro quadrato è prezioso, quindi ho scelto la formula che consente il massimo risparmio di spazio, cioè la coltivazione in vaso.
Naturalmente, nulla impedisce di realizzare lo stesso progetto direttamente in terra.

Zucchine coltivate in vaso.
 

La  coltivazione in vaso  consente di adottare alcuni metodi ed evitarne altri. Per esempio, sarà assai facile praticare la CONSOCIAZIONE, cioè la coltivazione di più ortaggi nel medesimo spazio e nel medesimo tempo. Inoltre, la facilità con cui sarà possibile rinnovare la terra nei vasi, renderà superflua la ROTAZIONE (non coltivare più volte lo stesso ortaggio nello stesso spazio).

Inoltre coltivando in vaso si risparmierà tutto il terreno normalmente occupato dalle canalette di irrigazione, poste tra una fila e l’altra:  l’acqua si verserà nello stesso spazio occupato dalla pianta, cioè nel vaso.

 
 
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Melanzane in vaso consociate con lattughe delle varietà Canasta e Foglia di quercia.
 

La possibilità di localizzare  molto l’area vitale della pianta consentirà un notevole risparmio di acqua e di fertilizzanti, una eliminazione  rapida ed agevole delle erbe infestanti, e, non ultima, la possibilità di lavorare ad una altezza superiore a quella tanto scomoda di livello zero, cioè al suolo. Guadagnare anche solo 20 cm rappresenta un vantaggio notevolissimo per la schiena dell’orticoltore.

 

I vasi possono rappresentare un costo che, inizialmente, può essere elevato. Tuttavia, è possibile usare contenitori di ogni tipo, purché siano in grado di contenere terra. Ricordatevi però, qualunque contenitore usiate, di praticare sul fondo dello stesso uno o più fori per consentire lo sgrondo dell’acqua di irrigazione in eccesso.

Qui sotto presento un possibile schema di disposizione dei vasi su un balcone largo 1,50 metri. Lo spazio totale occupato è di metri 3,00x 1,50, con un a ampia zona centrale disponibile per le operazioni colturali.

 
Che cosa mettere nell'orto
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Quando ci accingiamo coltivare un orto abbiamo in mente alcuni ortaggi principali, quelli solitamente più presenti sulla nostra tavola, e ignoriamo che la gamma di varietà è veramente vasta. Molti credono che l’orto rappresenti una attività da iniziare in primavera terminare alla fine dell’estate: invece, ci sono moltissimi ortaggi che possono esser coltivati anche l’inverno, semmai con dei piccoli accorgimenti per preservarli dal gelo. Molti altri rimangono stupiti quando affermo che ci sono almeno un centinaio di ortaggi diversi, considerando solo le varietà principali. Questo libricino, per le sue dimensioni e le sue finalità, non vuole essere esaustivo ma vuole offrire una prima base di valutazione e conoscenza.
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Lo schema non è vincolante e i vasi possono essere disposti diversamente a seconda dello spazio disponibile. Così pure è possibile sostituire i vasi indicati con altri di misure diverse, come indicherò nella tabella dello schema colturale. Ricordo e confermo che lo stesso progettino lo si può applicare in terra; in tal caso però consiglio di prevedere un maggiore spazio tra una pianta e l’altra, il cui spazio vitale non sarebbe più protetto dalle pareti dei vasi.
Progetto-tipo di un orto in vaso di 4 metri quadrati. L'ampia zona centrale riservata alle operazioni di lavoro porta la superficie totale a 4,50 mq.
 

Per avere una superficie coltivabile di 4 metri quadrati, in questo blog userò una serie di vasi come nello schema qui sopra. Alcuni devono essere più grandi, per consentire la coltivazione di quegli ortaggi che hanno un maggiore sviluppo.  Nella tabella sottostante presento un piano colturale di massima, che esamineremo nel dettaglio nei prossimi post.

Quando possibile, indico come poterli sostituire con vasi  di misure diverse.

PIANO COLTURALE DI MASSIMA PER UN ORTO DI 4 METRI QUADRATI

N.

Misure minime cm*

Sostituibi-le con

Sez

Ortaggio principale

Ortaggio  consociato

Seconda coltivazione

1

L1 90
L2 40
H 35

3 vasi 30 x 30

 

A

Pomodoro

Cipolla

Cime di rapa

B

Pomodoro

Cipolla

Cime di rapa

C

Pomodoro

Cipolla

Cime di rapa

2

L1 90
L2 40
H 35

3 vasi 30 x 30

 

A

Peperone

Aglio

Cappuccio

B

Peperone

Aglio

Cappuccio

C

Peperone

Aglio

Verza

3

L1 90
L2 40
H 35

3 vasi 30 x 30

 

A

Fagiolini rampicanti

Nessuno

Verza

B

Cetriolo

Nessuno

Cavolfiore

C

Cetriolo

Nessuno

Cavolfiore

4

Diam.
cm. 30

Preferibilmente non sostituibili

 

Aromatiche (orto dei semplici)

 

Nessuno

Nessuno

5

 

6

 

7

 

8

 

9

Diam. cm. 40

Non sostituibili

A

Zucchina

Nessuno

Piselli

B

Piselli

10

Diam. cm. 40

Non sostituibili

A

Zucchina

Nessuno

Fave

B

Fave

11

Diam. cm. 40

Non sostituibili

A

Melanzana lunga

Porro

Cicoria

B

Melanzana lunga

Porro

Cicoria

12

Diam. cm. 20

Bieta

 

Bieta a coste

Nessuno

Puntarelle

13

 

14

 

15

 

16

Lattuga

 

Lattuga vario tipo

Nessuno

Sedano
Ravanelli

17

 

18

 

19

 

20

 

21

 

22

 

23

 

24

Fragole

 

Fragola rifiorente

Nessuno

Nessuno

25

 

26

 

27

 

Piano di coltivazione di massima
 
Fragole in vaso
 
 
Coltivare i peperoncini piccanti

Dagli innocui Bell e Poblano  agli infernali Fatali, Habanero , Bhut Jolokia e Trinidad Scorpion Moruga

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Esistono migliaia di varietà coltivate di peperoncino. Si tratta di una spezia amata e diffusa in tutto il mondo, attorno alla quale si è sviluppata una cultura che vede impegnati migliaia di appassionati. Spesso questi si tramutano in veri e propri collezionisti di varietà , molte delle quali si contendono la palma di peperoncino più piccante al mondo. Dopo una lunga permanenza dell’Habanero ai vertici del Guinness dei Primati, ora è la volta del Bhut Jolokia. Questo libro introduce in modo semplice ma completo all’affascinante mondo dei peperoncini e alla loro coltivazione: anche un piccolo terrazzo può essere sufficiente.

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Coltivare le patate in vaso sul balcone

Coltivare le patate in vaso sul balcone

Tra gli ortaggi più insoliti tra quelli coltivati in vaso, troviamo le patate. Eppure poche piante sistemate in mastelli o contenitori vari possono offrire raccolti abbondanti, , grazie ad una caratteristica tipica delle patate., cioè la capacità di emettere nuove radici enuovi tuberi a mano a mano che vengono rincalzate.

Le patate devono essere coltivate in un vaso alto, che consenta di collocarle a 30-40cm dal bordo. Un mastello o un bidone sarebbero l'ideale. Quando la pianta raggiunge i 15-20cm di altezza si comincia il rincalzo, aggiungendo terreno nel vaso in modo da rialzare il livello del suolo di almeno 10 cm e si prosegue con successivi rincalzi fino a raggiungere il bordo del contenitore. Al momento della raccolta (quando la pianta, dopo il ciclo vitale, si è seccata) basterà rovesciare il bidone per vederne uscire una pioggia di patate, che cresceranno abbondanti nel terreno di rincalzo. Le patate si seminano da marzo a luglio, preferibilmente in luna calante.

La fioritura della patata prelude la formazione dei tuberi
 
Le patate fanno parte di quegli ortaggi che richiedono vasi di una certa dimensione per essere coltivate con soddisfazione. Il diametro minimo di un vaso per coltivare una pianta di patate è di 25 cm.Nell’esempio che illustro ho usato un vaso di 40x90 cm circa nel quale sistemeremo cinque piante di patate. Naturalmente lo scopo non è ottenere una grande produzione, bensì una produzione di qualità. Scavando nella terra sotto le piante raccoglieremo le patatine novelle, quelle di pochi  centimetri di diametro che si sbucciano semplicemente strofinandole con le mani. Fritte tutte intere, appena raccolte, sono una delizia che solo chi se le coltiva da solo può gustare.

Le patate da seminare si possono ottenere semplicemente esponendo alla luce alcune di quelle che abbiamo comperato al supermercato. In alternativa si possono utilizzare le patate da semina, reperibile solitamente nei garden center già pregermogliate. Assicuratevi che i germogli siano corti e “grassi”: quelli esili e lunghi non daranno buone piante. Le patate da seme sono piccole, e non abbisognano di essere  divise; ciò non toglie che diano origine a patate grandi. Vanno preferite perché solitamente sono garantite resistenti a molte malattie.

 
 
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Se le patate sono grandi, è preferibile tagliarle. Una patata con diametro di 4-5 cm può essere seminata intera, quelle più grandi si possono dividere conservando alcune gemme in tutte le parti. Preferibilmente dividete le patate in due tagliandole con un coltello affilato in senso longitudinale. Più il taglio è netto, meglio si cicatrizzerà subito. Le patate si possono seminare un paio di giorni dopo il taglio.

Lasciate le patate all’aria aperta per far asciugare il taglio. Se avete della cenere di caminetto, potete usarla per strofinare i tagli.

 

 

Il vaso va preparato svuotandolo per un profondità di 25 cm circa. Mettete la terra tolta in un contenitore  adatto e miscelatela con  un 30% di terriccio fresco. Le patate sono molto avide quindi se volete potete aggiungere a questa miscela della cenere di legna o dello stallatico pellettato.
Non usate il letame: gli ortaggi che crescono sottoterra (patate, carote, rape, ecc.) vanno seminate in terra che è stata letamata nell’anno precedente. Il letame fresco può causare marciumi, cattivi sapori, divaricazione dei tuberi o radici.

 

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Per questa semina ho usato lo stallatico  pellettato della Terflor

Informazioni dal sito Terflor: Lo STALLATICO GIARDINO PIU’ TERFLOR è un prodotto naturale derivante dalla miscela di stallatico bovino ed  equino con lettiere torbose. La sostanza organica così ottenuta,  subisce un processo di umificazione ed essiccazione, originando un prodotto ricco di elementi nutritivi utili a tutte le piante, con effetto benefico sul suolo. L’elevata dotazione di acidi umici e fulvici favorisce, infatti, la formazione di aggregati organo-minerali indispensabili per conferire al terreno una maggiore stabilità di struttura, lavorabilità e fertilità.L’humus di origine vegetale ed animale, ricco di microelementi essenziali è particolarmente indicato per la fertilità dell’orto, frutteto, giardino e in presemina anche per il tappeto verde. PRONTO ALL’USO. http://www.terflor.it/sacc_stallat.html 
 

Spargete un po’ di questo stallatico pellettato sul fondo del vaso, e con un attrezzo idoneo rigirate la terra in modo che lo stallatico penetri a fondo nel terreno.

 
 
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Ora disponete le patate sul terreno, con i germogli verso l’alto. Notate il sesto di impianto, che disegna come dei triangoli tra le piante. In questo modo ogni pianta confligge meno con le altre,  rispetto ad un eventuale impianto lineare.

Coprite con la  terra che avevate messo da parte ed arricchita come detto in precedenza. Non dovete riempire completamente il vaso, riempite solo fino a 10-15 cm dal bordo. Questo spazio servirà ad aggiungere nuova terra quando le piante saranno emerse, effettuando il cosiddetto “rincalzo”. La base della pianta ricoperta (in più riprese) di terra fino a colmare il vaso, emetterà nuove radici e darà molte patate in più. Se al termine del rincalzo ricoprirete la terra con del telo nero, vi capiterà di raccogliere delle ottime patatine semplicemente alzando il telo.

 

Infine, date un tocco di professionalità al vostro lavoro aggiungendo un cartellino con il nome dell’ortaggio seminato e la data di semina.

La patata si semina a circa 10 cm di profondità, e va successivamente rincalzate anche più volte. Il tempo di emersione della pianta varia dai 7 ai 15 giorni.

 
Patate in crescita