martedì 4 febbraio 2014

Ortaggi d’inverno. Coltivare la valeriana sul balcone

Ortaggi d’inverno. Coltivare la valeriana sul balcone
 

La Valeriana, detta anche Valerianella, Gallinella o Dolcetta, è un ortaggio che meriterebbe di essere conosciuto e coltivato di più, se non altro per il periodo in cui da il meglio di se, cioè l’inverno. Si tratta di una pianta ben resistente al freddo che può essere seminata fino a tutto novembre per essere raccolta fino a marzo

La valeriana è una pianta adattabile, che può germinare a 15 °C e richiede una temperatura media di 15-20 °C per crescere. Con queste caratteristiche, si presta benissimo ad essere coltivata specialmente in caso sui balconi, che in genere sonio abbastanza riparati dai freddi eccessivi. In caso di qualche nottata imprevista di gelo sarà sufficiente allargare sulla valeriana un telo di tessuto non tessuto.

La valeriana ha foglie tenere e carnose, disposte a rosetta BNella foto: Valeriana d'Olanda a seme grosso
 

Può essere seminata in febbraio-marzo direttamente in terra (non nelle aree soggette a gelate) per la raccolta che va da aprile a giugno. Nel periodo autunnale, invece, può essere seminata da agosto novembre per la raccolta da ottobre a marzo: dunque con le semine più tardive è in grado di superare l’inverno.

E’ originaria del bacino del Mediterraneo, dove viene coltivata almeno da 2.000 anni. Pare che Giovanni Battista, tra le erbe amare di cui si cibava, annoverasse anche la valeriana.

E’ una pianta erbacea annuale, con le radici ramificate e superficiali. Le foglie, che sono la parte commestibile della pianta, sono disposte a rosetta. Solitamente si raccolgono intere le piante più sviluppate, per lasciare più spazio alle altre.

 
 


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Quando ci accingiamo coltivare un orto abbiamo in mente alcuni ortaggi principali, quelli solitamente più presenti sulla nostra tavola, e ignoriamo che la gamma di varietà è veramente vasta. Molti credono che l’orto rappresenti una attività da iniziare in primavera terminare alla fine dell’estate: invece, ci sono moltissimi ortaggi che possono esser coltivati anche l’inverno, semmai con dei piccoli accorgimenti per preservarli dal gelo. Molti altri rimangono stupiti quando affermo che ci sono almeno un centinaio di ortaggi diversi, considerando solo le varietà principali. Questo libricino, per le sue dimensioni e le sue finalità, non vuole essere esaustivo ma vuole offrire una prima base di valutazione e conoscenza.
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Semi di valeriana
 

Esistono diverse cultivar che si distinguono per lo più per la dimensione del seme (piccolo o grosso) e per la forma e colore delle foglie: rotonde o allungate, verdi chiare o verdi scure.

In un grammo ci possono essere dai 500 ai 1000 semi, secondo la varietà.

Non tollera le temperature troppo calde e la siccità prolungata. Se coltivata nelle giornate a fotoperiodo lungo (oltre 15 ore di luce) tende a prefiorire, diventando inutilizzabile sul piano alimentare.

La semina in un vaso rettangolare può essere fatta in file parallele distanti 15 cm o a postarelle di 3-4 semi a 10 cm
 
 


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Il terreno preferito è quello leggermente acido, con pH 5.5-7; comunque la pianta è adattabile anche dal punto di vista della luce, infatti riesce bene anche nelle posizioni a mezzo sole.

La semina in campo si fa in file distanti 20-30 cm in linea continua. In vaso si può seminare più stretta,  interrando postarelle di 3-4 semi alla distanza di 8-10 cm l’uno dall’altro; quando le piantine sono alte almeno 5 cm si dirada lasciando per ogni postarella solo la pianta migliore.

Volendo, si può anche seminare a spaglio piuttosto largo (2 cm tra i semi) e poi raccogliere le piantine più grandi a mano a mano che si sviluppano, lasciando così più spazio a quelle che restano nel terreno.

Semina di valeriana in una grande ciotola tonda. Il seme si interra a 0,5 cm
 

La valeriana ha esigenze nutritive modeste, si può interrare nel vaso un cucchiaio di  stallatico pellettato prima della semina. Se la crescita stenta o la pianta presenta una colorazione sbiadita intervenite con un pizzico ci concime azotato, come per esempio l’urea, sparso in superficie sul vaso, e innaffiate subito per accelerare l’assorbimento.

Valeriana Verde a cuore pieno
 
 
 

Circa le irrigazioni, è importante tenere il terreno sempre umido ma non bagnato. Per raccogliere le prime piantine sono necessari da 60 a 90 giorni dalla semina. Le foglie della valeriana sono tenere e carnose, ed hanno un sapore dolce e amaro nello stesso tempo. Vengono consumate crude, anche da sole, ma generalmente miste ad altre insalate. Hanno scarso valore energetico ma sono ricche di vitamine.
La valeriana è difficilmente conservabile, una volta raccolta si mantiene per poco tempo in frigorifero ma perde presto la sua freschezza.

Valeriana d'Olanda
 
 
 
 
 
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