La Valeriana, detta
anche Valerianella, Gallinella o Dolcetta, è un ortaggio che
meriterebbe di essere conosciuto e coltivato di più, se non altro
per il periodo in cui da il meglio di se, cioè l’inverno. Si tratta
di una pianta ben resistente al freddo che può essere seminata fino
a tutto novembre per essere raccolta fino a marzo |
La
valeriana è una pianta adattabile, che può germinare a 15 °C e
richiede una temperatura media di 15-20 °C per crescere. Con queste
caratteristiche, si presta benissimo ad essere coltivata
specialmente in caso sui balconi, che in genere sonio abbastanza
riparati dai freddi eccessivi. In caso di qualche nottata imprevista
di gelo sarà sufficiente allargare sulla valeriana un telo di
tessuto non tessuto. |
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La valeriana ha
foglie tenere e carnose, disposte a rosetta BNella foto: Valeriana
d'Olanda a seme grosso
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Può essere seminata
in febbraio-marzo direttamente in terra (non nelle aree soggette a gelate) per
la raccolta che va da aprile a giugno. Nel periodo autunnale, invece, può essere
seminata da agosto novembre per la raccolta da ottobre a marzo: dunque con le
semine più tardive è in grado di superare l’inverno.
E’ originaria del
bacino del Mediterraneo, dove viene coltivata almeno da 2.000 anni. Pare che
Giovanni Battista, tra le erbe amare di cui si cibava, annoverasse anche la
valeriana.
E’ una pianta erbacea
annuale, con le radici ramificate e superficiali. Le foglie, che sono la parte
commestibile della pianta, sono disposte a rosetta. Solitamente si raccolgono
intere le piante più sviluppate, per lasciare più spazio alle altre. |
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Che cosa mettere nell'orto
28 Pagine. Formato 15x21 cm. Illustrato
Euro 2,00.
Quando ci accingiamo coltivare
un orto abbiamo in mente alcuni ortaggi principali, quelli
solitamente più presenti sulla nostra tavola, e ignoriamo
che la gamma di varietà è veramente vasta. Molti credono che
l’orto rappresenti una attività da iniziare in primavera
terminare alla fine dell’estate: invece, ci sono moltissimi
ortaggi che possono esser coltivati anche l’inverno, semmai
con dei piccoli accorgimenti per preservarli dal gelo. Molti
altri rimangono stupiti quando affermo che ci sono almeno un
centinaio di ortaggi diversi, considerando solo le varietà
principali. Questo libricino, per le sue dimensioni e le sue
finalità, non vuole essere esaustivo ma vuole offrire una
prima base di valutazione e conoscenza.
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Semi di valeriana
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Esistono diverse
cultivar che si distinguono per lo più per la dimensione del seme (piccolo o
grosso) e per la forma e colore delle foglie: rotonde o allungate, verdi chiare
o verdi scure.
In un grammo ci
possono essere dai 500 ai 1000 semi, secondo la varietà.
Non tollera le
temperature troppo calde e la siccità prolungata. Se coltivata nelle giornate a
fotoperiodo lungo (oltre 15 ore di luce) tende a prefiorire, diventando
inutilizzabile sul piano alimentare. |
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La semina in un vaso
rettangolare può essere fatta in file parallele distanti 15 cm o a
postarelle di 3-4 semi a 10 cm
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L'orto sul balcone ABC
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orto sul balcone o sul terrazzo, anche in uno spazio
piccolissimo. Il libro contiene anche diversi progetti di
orti da 2 a 40 metri quadrati, completi di piantina e piano
produttivo. Naturalmente, oltre alle informazioni necessarie
all'impianto dell'orto, il libro contiene anche le SCHEDE DI
COLTIVAZIONE per tutti gli ortaggi coltivabili sui balconi.
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Il terreno preferito
è quello leggermente acido, con pH 5.5-7; comunque la pianta è adattabile anche
dal punto di vista della luce, infatti riesce bene anche nelle posizioni a mezzo
sole.
La semina in campo si
fa in file distanti 20-30 cm in linea continua. In vaso si può seminare più
stretta, interrando postarelle di 3-4 semi alla distanza di 8-10 cm l’uno
dall’altro; quando le piantine sono alte almeno 5 cm si dirada lasciando per
ogni postarella solo la pianta migliore.
Volendo, si può anche
seminare a spaglio piuttosto largo (2 cm tra i semi) e poi raccogliere le
piantine più grandi a mano a mano che si sviluppano, lasciando così più spazio a
quelle che restano nel terreno. |
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Semina di valeriana
in una grande ciotola tonda. Il seme si interra a 0,5 cm
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La valeriana ha
esigenze nutritive modeste, si può interrare nel vaso un cucchiaio di
stallatico pellettato prima della semina. Se la crescita stenta o la pianta
presenta una colorazione sbiadita intervenite con un pizzico ci concime azotato,
come per esempio l’urea, sparso in superficie sul vaso, e innaffiate subito per
accelerare l’assorbimento. |
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Valeriana Verde a
cuore pieno
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Circa le irrigazioni,
è importante tenere il terreno sempre umido ma non bagnato. Per raccogliere le
prime piantine sono necessari da 60 a 90 giorni dalla semina. Le foglie della
valeriana sono tenere e carnose, ed hanno un sapore dolce e amaro nello stesso
tempo. Vengono consumate crude, anche da sole, ma generalmente miste ad altre
insalate. Hanno scarso valore energetico ma sono ricche di vitamine.
La valeriana è difficilmente conservabile, una volta raccolta si mantiene per
poco tempo in frigorifero ma perde presto la sua freschezza. |
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Valeriana d'Olanda
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